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sabato 18 ottobre 2008

PETRA :Lo spirito nella roccia

Petra e' diversa da ogni altra citta' antica.
Fu costruita come una scultura, scavando la roccia, perche' nella roccia si trovava Dio.


Capitale dell'antico regno dei nabatei , si trova nella Giordania sud occidentale,non lontano dal confine israeliano.
Siamo nel centro del regno di Edom. Petra ne era probabilmente la capitale più antica ed il suo nome era Rekem (l'antico nome semitico,trovato su un'iscrizione) . Gli Edomiti erano insediati qui già nel secondo millennio a.C. Nel 500 a.C. essi furono poi cacciati dai Nabatei, nomadi giunti dal sud, che in questo luogo eressero la loro capitale. La crearono dalla nuda roccia e la trasformarono in uno snodo cruciale per le rotte commerciali della seta e delle spezie. Servendosi di questa città praticamente inespugnabile come base, i Nabatei controllavano le rotte delle carovane e ammassavano ricchezze, dando vita a una fiorente civiltà. La loro principale divinità,era Dushara, simboleggiata da massi di pietra e obelischi disseminati un po' dappertutto nella città.
Nel a.C.i romani tentarono di impadronirsi della citta' senza pero' riuscirci;solo piu' tardi,riuscirono nel loro intento e Petra entro a far parte,sembra senza opporre resistenza,della provincia romana d'Arabia.Nonostante la dinastia nabatea si fosse estinta,la popolazione locale coesistette per oltre un secolo con quella romana.Nel iv secolo,quando Petra fu assorbita dall'impero bizantino,la citta' divento' sede di un episcopato.Ma a partire del vii secolo cioe' dall'ascesa dei mussulmani,se si eccettua la breve permanenza dei crociati che innalzarono posti di guardia fortificati su due cime dei dintorni,la storia sul destino di Petra tace fino al 1812


Seguendo il letto arido dello uadi Mousa si entra nella strettoia detta ancora oggi il SIQ
Il Siq,allora come oggi,correndo fra due alte pareti di roccia arenaria con sfumature magnifiche in tutte le gradazioni del rosso., era la principale via di accesso a Petra.
Questa fenditura si allunga per piu' di un chilometro e in certi punti pare chiudersi in alto perche' le montagne quasi si toccano.Qua e là nella roccia si vedono le tracce di alta opera di idraulica, che servivano per portare l'acqua alla città con alcuni canali tagliati nella roccia delle pareti e risalenti sia ai nabatei che più tardi ai Romani.
Al termine della stretta gola,ecco comparire la sagoma del monumento più importante e bello di Petra, il Tesoro (Al-Khazneh).


Un'imponente facciata, larga 30 metri e alta 43, creata dalla nuda roccia, color rosa pallido che fa sembrare insignificante quello che c'è intorno. È stata scavata all'inizio del I secolo per essere la tomba di un importante re nabateo e testimonia il genio architettonico di questo antico popolo.
Petra chiamata anche la "città perduta". Nonostante la sua grande importanza nell'antichità, dal XIV secolo d.C. nel mondo occidentale non se ne ebbero più notizie. Venne riscoperta nel 1812 dal viaggiatore svizzero Johann Ludwig Burckhardt, che riuscì a penetrarvi nonostante la sorveglianza, fingendo di essere un arabo proveniente dall'India desideroso di offrire un sacrificio sulla tomba del profeta Aronne.

 

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