"CITTADINI,CITTADINI,VIVA SANT'AGATA"
Ancora una volta Agata infiamma i cuori dei fedeli.
Dal 3 al 5 febbraio Catania dedica a Sant'Agata,patrona della città',una grande festa. Un fregolo d'argento " a vara", con un busto contenente le reliquie della Santa, viene instancabilmente seguito in processione da centinaia di fedeli devoti, vestiti con il tradizionale "sacco"(tunica bianca stretta da un cordone,cuffia nera, fazzoletto e guanti bianchi), aggrappati a due cordoni di oltre 100 metri. La Vara e' seguita da undici " cerei o cannaloni" alte colonne di legno che rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città'.Su tutto questo,il grido unanime della devozione," Cittadini,cittadini,semu tutti devoti tutti"!
e subito si alza il grido di risposta rassicurante “…Cettu,Cettu!”.
Le candelore che sfilano in processione sono 11 così distribuite: la più piccola è stata fatta costruire da Monsignor Ventimiglia dopo l'eruzione lavica del 1766; seguono quella degli abitanti del quartiere S.Giuseppe La Rena e quella degli ortofrutticoltori, costruita in stile gotico; poi la candelora dei pizzicagnoli, in stile liberty; le candelore dei pescivendoli, fruttivendoli, macellai, pastai, panettieri, bettolieri, in stile barocco e rococò; ultima è la candelora fatta realizzare dal Cardinale Dusmet, per il circolo di S.Agata.".
La processione delle reliquie ha inizio il 4 febbraio e parte da Porta Uzeda; fuori della città il pesante carro di S. Agata viene fatto sostare davanti alla chiesa del Carmine e a quella di Sant'Agata la Vetere, poi torna nella Cattedrale e il giorno successivo procede nella zona interna della città. Sopra il carro della Santuzza è ospitato il bellissimo busto d'argento dorato e impreziosito di gemme e di una corona che pesa un chilo e mezzo, opera dell'orafo Giovanni di Bartolo; all'interno del busto sono conservate le reliquie di S.Agata.