sabato 20 settembre 2008
Un uomo scomodo
In una terra crogiolo di tutte le religioni,la prima rivoluzione incruenta.
Quando Maria apprese che stava per mettere al mondo un figlio,il Messia,il popolo ebraico,cui lei stessa apparteneva,quel Messia lo aspettava da sempre.
Lei probabilmente,come gli altri ebrei,lo aveva immaginato un re guerriero,che avrebbe d'un colpo rovesciato gli invasori di turno,avrebbe posto fine alle prepotenze,alle ingiustizie, mettendo in atto la piu' cruenta delle vendette.E invece quel Messia sarebbe nato in una famiglia di ebrei poveri,una famiglia come tante altre in Israele.Anche nella Plestina di Gesu',come ai giorni nostri, il vero potere era fondato sul denaro e la vera differenza non era fra ebrei nobili e plebei,ma fra ebrei ricchi e poveri.In quel tempo,una geneologia illustre non contava nulla,contava molto di piu' appartenere alla casta sacerdotale o ancora meglio a quella degli scribi,casta emergente non solo perche' diventati un autorita' in campo religioso,i dottori della legge,ma soprattutto in quanto pronti a farsi corrompere dagli occupanti "i romani".Gli scribi erano insieme ai sacerdoti le gerarchie piu' alte della societa' palestinese.I sacerdoti erano una casta a parte,raggiungibile solo per nascita e detestata dal popolo,classe alla cui testa era il sommo sacerdote.Dei dottori della legge,gli scribi,si puo' dire che potevano assurgere a questa carica ricchi e poveri,per meriti di studio.Il resto della popolazione,erano divisi in due gruppi che possono avvicinarsi ai concetti che abbiamo oggi di partito politico e di settareligiosa insieme:i sadducei e i farisei.I primi per tutelare l'identita' ebraica minacciata da continui contatti coi pagani,indicavano la via della diplomazia e del dialogo;i secondi la chiusura pressocche' totale.I sadducei provenivano soprattutto dalle classi alte,ma i farisei erano piu' potenti e godevano del favore di gran parte del popolo.Gesu' non apparteneva a nessuno dei due clan,dai quali era egualmente avversato.C'erano poi gli zeloti,frangia estrema dei farisei,e i cosidetti esseni.Quest'ultimi erano uomini che avevano lasciato citta' e villaggi per andare a vivere in preghiera e totale distacco dal mondo,nelle numerose grotte sul mar Morto.
Ma il popolo ebraico non era certo soltanto formato da sacerdoti,scribi e farisei,ma da contadini e allevatori,pescatori ed artigiani,mercanti e publicani.
Ai tempi di Gesu',come oggi,infatti,l'incubo primo di ogni famiglia erano le tasse.Sugli ebrei,tra l'altro ne gravavano di due tipi.Quelle dovute al fisco imperiale,a Roma,e date in appalto ai publicani,che vi lucravano,e quelle religiose,a cominciare dalla "DECIMA",istituita da Abramo.Ma mentre l'imposta religiosa era tollerata,qulle pretese dagli occupanti erano mal tollerare.Il che rendeva ancora piu' malvisti i publicani,colpevoli di collaborazionismo con il nemico,servi del potere.
Nel momento in cui Gesu',raduna le famose folle di cui parla il vangelo,che si assembrano per ascoltarlo;e' a quel punto che comincia a dare fastidio a qualcuno,a tutti i poteri sopraindicati,dai sacerdoti,agli scribi,ai farisei. E anche nella persecuzione e nella morte,Gesu' avrebbe seguito il triste iter comune a tutti i condannati del suo rango. Sarebbe stato giudicato dal sinedrio davanti ad accusatori e testimoni,per finire condannato alla crocifissione.Da quel momento in poi ,la storia di Gesu'non coincide piu' con quella di un ebreo qualsiasi della Palestina del primo secolo.
jesus christ superstar
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento