La societa' segreta dei "Beati Paoli"nasce dallo strapotere e dai sopprusi dei nobili che,in virtu' del loro potere, amministravano nei loro feudi anche la giustizia criminale,ma sopprattutto sarebbe anche originata dalla carenza del braccio della giustizia amministrata dallo stato sempre al servizio dei potenti.
Di fronte a tale stato di cose,il popolo cercava di farsi giustizia con le proprie mani,non una giustizia individuale e quindi debole,ma amministrata da un organismo collettivo che agiva nell'ombra e con la massima segretezza.
LA PALERMO SETTECENTESCA
All'inizio del XVIII secolo,epoca in cui si svolgono i fatti,la citta' era ancora compresa entro la cinta muraria settecentesca che ne aveva bloccato ogni espansione.
La cinta muraria appariva ancora particolarmente munita;oltre ai due castelli ,quello superiore,il palazzo reale,abitato dal vicere' e quello inferiore detto "di mare",dieci possenti bastioni rafforzavano la cortina,e la loro difesa,in caso di attacchi esterni,era affidata alle maestranze cittadine.Altre fortificazioni erano costituite dalla Garitta posta all'imboccatura della Cala,dal forte del molo e dal fortino della lanterna che si trovavano nel molo nord.
I fortini di S.Erasmo,della Tonnarazza e del Sagramento,con le loro batterie poste a fior d'acqua,integravano le fortificazioni della costa,tra la citta' e la contrada di Romagnolo.
Le dodici porte che in quel tempo si aprivano lungo la cortina muraria permettevano ai cittadini di raggiungere facilmente le varie contrade rusticane dve,attorno ad antiche torri di campagna,si erano sviluppati bagli ed altre costruzioni per uso agricolo.
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